martedì 24 ottobre 2017

TGcom: 96 milioni di shade balls per pulire il lago artificiale di LA (USA)





Nel 2015 Los Angeles, seconda città più grande al mondo, ha gettato nel proprio lago artificiale 96 milioni di palline nere di plastica, dal diametro di 10 centimetri. 
Il problema: test effettuati nella struttura avevano rilevato la presenza nel serbatoio di una pericolosa contaminazione di bromato, sostanza lievemente cancerogena per l’uomo. Il bromato è la risultanza accidentale della combinazione fra tre componenti: lo ione bromite, una sostanza chimica che si forma naturalmente nell’acqua proveniente da falde acquifere sotterranee; il cloro, da sempre impiegato per disinfettare l’acqua da bere esposta agli elementi; e la luce del Sole, che scalda ed attiva il miscuglio nel giro di qualche mese. 
La soluzione: Tra i tre fattori, l’unico che si potesse rimuovere era proprio la luce del Sole, visto che non era un fattore endemico o necessario. Come prima cosa il lago venne svuotato dell’acqua contaminata e riempito nuovamente di acqua pulita. La prima idea fu di dividere il lago in due parti e ricoprirle con teli per la protezione dai raggi UV, ma dati i costi troppo alti si passò all’ipotesi delle shade balls.
 
Per proseguire la lettura dell'articolo, seguire il link di TGcom.
 
Le shade balls
Sferette scure dal diametro di 10 centimetri e dal costo approssimativo di 96 cents ciascuna, semi-riempite d’acqua affinché il vento non se le porti via.


 Spiegazione più approfondita e video nel blog di Jacopo Ranieri, nel post "Milioni di palle per salvare la città di Los Angeles".

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